7 Aprile 2020

Come passare gradualmente al beauty eco-bio

Una guida utile per rendere più verde la tua routine di bellezza

Quando ho iniziato ad essere più attenta all’ambiente, è stato semplice trasformare alcune abitudini in casa: acquistare saponi e detergenti ecologici, ridurre gli sprechi, fare la raccolta differenziata, usare borracce e contenitori riutilizzabili in vetro.

Ma per quanto riguarda la mia routine di bellezza, non sapevo bene da dove cominciare. Da appassionata di skincare ed ex accumulatrice seriale di makeup, sono riuscita a trasformare anche questo aspetto della mia routine quotidiana.

Oggi voglio condividere con voi il frutto dei miei studi e della mia esperienza, con alcuni consigli per passare gradualmente alla cura della pelle eco-bio.

Impara a leggere l’inci

La lista degli ingredienti, comunemente chiamata “inci”, è presente su tutte le confezioni dei prodotti beauty e può fornirti informazioni preziose. Molti prodotti di bellezza contengono ingredienti irritanti per la pelle, cancerogeni e/o dannosi per l’ambiente. Sapevi ad esempio molti prodotti come scrub e dentifrici contengono microplastiche che uccidono la fauna marina? O che alcune creme solari contengono olii dannosi per le barriere coralline?

Per acquisire familiarità con l’inci non serve imparare a memoria i nomi tecnici degli ingredienti, puoi scaricare un’app come Biotiful o Greenity e scansionare il codice a barre del prodotto: l’app ti darà un punteggio sull’eco-sostenibilità del prodotto, sul suo livello di naturalità e una breve spiegazione di ciascun ingrediente.

Utilizza prodotti di bellezza multitasking

Un metodo pratico per rendere più ecologica la tua routine di bellezza è quello di utilizzare prodotti multiuso. Ad esempio, puoi usare un olio naturale (come quello di cocco) per struccarti, per idratare la pelle e per fare impacchi sui capelli. Oppure utilizzare terre e illuminanti viso anche come ombretto, o picchiettare un po’ di rossetto sulle guance al posto del blush. E che dire di quel fondotinta troppo scuro acquistato per sbaglio? Puoi riciclarlo per il contouring, oppure mescolarne qualche goccia alla crema corpo, per ottenere un colorito sano anche dopo i mesi invernali.

Acquistare un prodotto multiuso, invece che più prodotti, aiuta a ridurre gli sprechi, minimizza l’uso di risorse per la produzione e aiuta anche a finire prodotti che non utilizzavamo più.

Presta attenzione ai rifiuti

Prediligi imballaggi privi di plastica, realizzati con materiali riciclati e riciclabili. E, inutile dirlo, ricicla correttamente i contenitori una volta terminati i prodotti, risciacquando con cura l’interno prima di buttarlo via.

In commercio sono sempre più presenti prodotti addirittura privi di confezione, come shampoo solidi, saponi e bombe da bagno profumate, dentifrici in pastiglie e molto altro.

Altre opzioni a basso spreco includono l’utilizzo di spazzolini da denti biodegradabili, dischetti di cotone lavabili, spazzole per capelli in legno naturale, spugne ecologiche e salviette in microfibra riutilizzabili all’infinito.

Adotta rimedi fai-da-te

In cucina puoi trovare molti ingredienti che fanno bene alla pelle, spesso efficaci quanto le versioni chimiche ed elaborate. Yogurt, miele, zucchero, frutta, tè verde, olio d’oliva e addirittura le uova, possono essere usati per creare scrub, maschere per la pelle e impacchi per i capelli.

Prossimamente vi mostrerò qualche ricetta interessante, per prendervi cura della bellezza con ingredienti naturali.

Regala ciò che non ti serve

Man mano che finisci i prodotti essenziali per la tua beauty routine, quando stai per acquistarne altri, presta attenzione a supportare aziende bio, cruelty free, vegan ed ecosostenibili. Ricorda che i prodotti eco-bio non contengono conservanti (o, se ne contengono, essi sono di origine naturale), per questo potrebbero avere una scadenza più breve rispetto a quelli chimici. Acquista solo ciò che ti serve davvero, per evitare di far scadere i prodotti e doverli buttare.

E tu, hai già iniziato a orientare la tua beauty routine verso una strada più sostenibile?