11 Maggio 2020

Le 5 R: Rifiuta, Riduci, Riusa, Ricicla Riduci in compost

Per chi cerca di condurre uno stile di vita a basso impatto ambientale le ‘5 R’ non sono una novità, ma come si fa ad applicarle alla vita di tutti i giorni? Rifiutando ciò di cui non abbiamo bisogno, riducendo sprechi e consumi, riusando oggetti più volte, ripensandoli dando loro nuova vita, riciclando quello che non può essere più riusato e tutto il resto va ridotto in compost.

1. RIFIUTARE

Al primo posto della piramide troviamo proprio l’azione di rifiutare il superfluo, ciò che non ci serve.
Anche l’oggetto più sostenibile ha consumato risorse e materie prime per essere prodotto e se poi rimane inutilizzato diventa quindi uno spreco.
E’ importante dunque porsi una semplice domanda prima di acquistare: Mi serve davvero?
Esempi pratici:

  1. Per il compleanno, Natale e altre ricorrenze, se non riusciamo a dire completamente no ai regali, è buona pratica creare una lista con un ampio ventaglio di proposte da presentare a chi di solito ce li dona.
  2. La sorpresa rimane ma riceveremo così solo ciò che necessitiamo e non rimarrà nulla di inutilizzato.

  3. Rifiutiamo gadget, omaggi e campioncini perché spesso inutili o di bassa qualità. Per sostituire i campioncini monouso, la cui confezione spesso non è riciclabile, basta acquistare il prodotto intero con altre persone e dividerlo per provarlo e risparmiare soldi.

  4. Rifiutare le monodosi di cosmesi dell’hotel: portarsi i propri prodotti in contenitori formato viaggio. 
  5. Non lasciarsi tentare dagli sconti, soprattutto di abbigliamento: l’oggetto che stiamo per comprare ci serve veramente? Tra un mese continueremo ad usarlo preferendolo a ciò che abbiamo già in casa?

2. RIDURRE

Oltre a rifiutare il superfluo riusciamo anche a ridurre il numero delle cose di cui crediamo di aver bisogno?
E’ utile ragionare su ciò che possediamo già, sono stati acquisti sensati? Una volta finiti o rotti li ricompreremo?
Esempi pratici:

  1. Di quanti prodotti di cosmesi abbiamo bisogno? Quanti per le pulizie? Spesso riempiamo le nostre mensole di prodotti specifici che potrebbero essere sostituiti da altri multiuso altrettanto efficaci.
  2. Capsule wardrobe o armadio capsula è un metodo efficace per diminuire la quantità di capi nell’armadio ma avere l’impressione di averne molti di più. Consiste nel trovare per ogni capo almeno 5 abbinamenti con stili diversi così da creare molti outfit tra cui scegliere per ogni occasione.
  3. Un’altro aspetto da considerare è la riduzione degli imballaggi: desideriamo acquistare un prodotto ma paghiamo anche per il suo contenitore che ben presto finirà nel cestino.
    Per evitare tutto ciò si può acquistare sfuso in tantissime realtà italiane mappate dal progetto ReteZeroWaste sul loro sito: retezerowaste.it/mappa. Ecco quindi che si può trovare ad esempio:
    – legumi, cereali pasta e altri alimenti secchi sfusi.
    – detersivi e detergenza corpo alla spina.
  4. Oltre allo sfuso, un trucco efficace per ridurre i contenitori è passare a prodotti solidi: saponetta per corpo, viso e mani, shampoo solido per capelli, deodorante solido, burro corpo solido, tutti facilmente reperibili in erboristerie, parafarmacie e bioprofumerie.
  5. Un occhio di riguardo andrebbe poi posto sul ridurre sprechi di energia. Ci sono tanti piccoli accorgimenti che possiamo adottare come passare alle lampadine a led, scegliere elettrodomestici ad alta efficienza elettrica ed energetica e fare un preventivo gratuito per vedere se ristrutturare la propria casa può fare al caso nostro.
  6. Ridurre derivati animali può essere di grande aiuto per l’ambiente perché richiedono molte risorse come acqua e terreno sottratto ai boschi a parità di valori nutrizionali in vegetali.
  7. Gli sprechi alimentari in Italia sono molto grandi e per evitarli possiamo acquistare con l’app toogoodtogo, progetto che permette di comprare box di cibo scontato da bar, supermercati e ristoranti prima che venga buttato.
    Gli stessi supermercati mettono spesso in conto cibo poco prima della scadenza.
    Su internet poi troviamo moltissime ‘ricette antispreco’ per recuperare ogni parte del cibo che abbiamo nel frigorifero.
    Ricordiamoci poi di acquistare solo ciò che serve e se possibile pianificare spesa e pasti.

3. RIUTILIZZARE

Scegliere oggetti durevoli e riutilizzabili come borracce richiederà forse un piccolo investimento iniziale ma ci permetterà di ridurre i vostri rifiuti e molto spesso di risparmiare nel lungo periodo.
Anche in questo caso possiamo dire che la qualità paga.
Esempi pratici per sostituire l’usa e getta:

  1. Borracce, porta pranzo, buste impermeabili riutilizzabili per il cibo, tessuti cerati, sacchetti, fazzoletti e tovaglioli di stoffa (ma controlliamo in casa prima di acquistare nuovi).
    -sostituire i bastoncini cotonati per le orecchie con l’oriculì, un nettaorecchie riutilizzabile.
    -Puntare su oggetti riutilizzabili che siano durevoli, di buona qualità e riparabili altrimenti la loro vita sarà comunque breve.
    -Dare un nuovo scopo a ciò che ci accorgiamo che non ci serve più portandolo a negozi dell’usato (trovate il più vicino a voi qui) e cercare nell’usato quando abbiamo bisogno di qualcosa.
    -Provare a trasformare oggetti non più riparabili attraverso il ‘riciclo creativo’.

4. RICICLARE

Il riciclo è fondamentale ma nella gerarchia è solamente al quarto posto. Infatti ricorriamo al riciclo solo quando un oggetto non può essere rifiutato, ridotto, riutilizzato, riparato o ripensato.
E’ quindi importante scegliere materiali completamente riciclabili come vetro e alluminio compatibilmente con la loro funzione e possibilmente già riciclati.
Un’altra accortezza è evitare poliaccopiati, difficili da riciclare, come tetrapack.
La plastica monouso andrebbe evitata dove possibile perchè solo alcune tipologie possono essere riciclate e anche in questo caso si parla di un numero limitato di volte: ogni volta che attraversa il processo di riciclo infatti perde di qualità fino a diventare non riciclabile a differenza di materiali come vetro e alluminio.

Oltre a seguire le regole del proprio comune per differenziare al meglio, ci sono alcuni progetti di riciclo di oggetti e materiali che di solito andrebbero nell’indifferenziato:
Esosport ad esempio raccoglie copertoni e camere d’aria di biciclette, scarpe la cui suola è di gomma, palline da tennis.
Infine possiamo portarci sempre con noi un paio di guanti da giardinaggio così quando camminiamo per strada e troviamo lattine, bottigliette e altri rifiuti possiamo renderli nuovamente risorsa conferendoli nel cestino di differenziata più vicino.

5. RIDURRE IN COMPOST

Oltre a differenziare i materiali riciclabili, un altro modo per trasformare i rifiuti in risorsa è compostare a casa o conferire l’umido ad impianti industriali grazie alla raccolta del comune gli scarti alimentari e materiali.
Ecco alcune soluzioni compostabili che si possono sostituire prodotti usa e getta:
-spazzolini in bamboo,
-filo interdentale ricaricabile biodegradabile,
-bastoncini cotonati per orecchie in cotone e legno.
Anche quando parliamo di prodotti di cosmesi o detersivi la scelta migliore sarebbe optare per quelli più biodegradabili per inquinare il meno possibile le acque.

In ogni caso è sempre preferibile il riutilizzabile dove possibile e solo se non ci sono altre opzioni, scegliere materiali riciclabili o compostabili.

Ricordiamo poi che ogni persona ha un percorso diverso e anche se in questo articolo abbiamo cercato di elencare più accorgimenti possibili poi ognuno sperimenta e trova ciò che più gli si addice.
Ricordiamo anche che la perfezione non è richiesta ma al contrario sono proprio le piccole azioni che, diventando abitudini, possono fare davvero la differenza.

“Non abbiamo bisogno di qualche persona perfettamente zero waste, abbiamo bisogno di milioni di persone che lo siano in maniera imperfetta”
Anne-Marie Bonneau