1 Marzo 2022

10 abitudini per ridurre lo spreco alimentare in cucina

Piccoli gesti per correggere le cattive abitudini quotidiane che, però, possono avere davvero un enorme impatto globale.

Dimenticati in fondo al frigo, lasciati nel piatto, rimasti nell’ultimo ripiano della dispensa: quante volte ci siamo trovati a buttare a malincuore il cibo scaduto

A giudicare dai dati del 2021, raccolti nel rapporto dell’Osservatorio Internazionale Waste Watcher in occasione della giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, che ricorre il 5 febbraio, è capitato con un’incidenza altissima.

Lo scorso anno le famiglie italiane hanno sprecato circa 7 miliardi di prodotti, per una quantità di cibo pari a due milioni di tonnellate.
È come se in media ognuno di noi avesse sprecato circa 600 grammi di cibo ogni settimana, tra cui soprattutto frutta fresca, cipolle, aglio e tuberi, pane fresco, verdure e insalata.

Se i lunghi lockdown durante il 2020 hanno avuto come unico vantaggio quello di ridurre del 12% gli sprechi alimentari domestici, è bastato un timido e graduale ritorno alla normalità per far riemergere le vecchie cattive abitudini. 

Eppure, rispetto ai Paesi più sviluppati del mondo, l’Italia è una delle nazioni più virtuose in tema di riutilizzo in cucina: ognuno di noi spreca ogni settimana la metà di ogni cittadino cinese, quasi un terzo di quello che butta via ogni cittadino statunitense e qualche grammo in meno rispetto ai canadesi, ai tedeschi e agli inglesi.

Perché sprechiamo così tanto cibo?

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Dieci nuove abitudini per ridurre lo spreco alimentare in cucina

Secondo l’ultima indagine di Istituto Ipsos e Università di Bologna, già coinvolti nella campagna nazionale Spreco Zero, le ragioni principali sono tre:

  • perché dimentichiamo la data di scadenza dei prodotti. Non badiamo alle etichette, né organizziamo la dispensa posizionando ben in vista quelli che sono i prodotti da consumare prima degli altri; 
  • perché compriamo troppo, senza razionalizzare la spesa. Molti di noi hanno l’abitudine di fare grandi rifornimenti settimanali che, senza una corretta organizzazione in liste puntuali, si rivelano più dispendiosi, invece che utili per risparmiare;
  • perché cuciniamo troppo cibo rispetto a quello che riusciamo a mangiare. Non stiliamo un menù ponderato sulle nostre esigenze e sui nostri orari, prima di mettere le mani in pasta. 

Per sensibilizzare i consumatori che vivono in un mondo dove ancora oggi circa tre miliardi di persone non possono permettersi almeno un pasto sano al giorno, la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ha stilato a una rapida guida per aiutare i cittadini e le cittadine ad adottare un comportamento etico e sostenibile nei confronti della propria spesa e dell’ambiente. Si tratta di piccoli gesti per correggere le cattive abitudini quotidiane che, però, possono avere davvero un enorme impatto globale. Eccone alcuni!

10 abitudini che aiutano a ridurre lo spreco alimentare

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Adotta una dieta più sana e sostenibile

Preparare pasti nutrienti può essere davvero una sfida solo se continuiamo a pensare che “sano” sia sinonimo di “elaborato”. 

Acquista solo ciò di cui hai davvero bisogno

Fai una lista della spesa e rispettala, evitando gli acquisti d’impulso. Aiuterà la tua alimentazione, il tuo portafoglio e naturalmente l’ambiente.

Scegli frutta e verdura “imperfetti”

Brutti da vedere, ma buoni da mangiare: la frutta e la verdura di forma strana o ammaccata hanno lo stesso sapore del cibo esteticamente impeccabile.

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Fai attenzione a come conservi il cibo in frigo e in dispensa

Metti in bella vista i prodotti prossimi a scadere e sposta sul fondo quelli più resistenti nel tempo. Conserva gli alimenti freschi in contenitori ermetici di modo che non entrino in contatto con agenti che possano danneggiarli.

Impara a leggere le etichette sulle confezioni

La FAO sottolinea la grande differenza che c’è tra le diciture “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”. Nell’ ultimo caso, il cibo è ancora sicuro e commestibile anche se mangiato dopo la data indicata sulle etichette, a differenza del primo caso.

Porzioni più piccole per risolvere un grande problema

Fai porzioni più piccole a casa, o condividi i piatti che possono essere finiti in due quando mangi fuori.

Sfrutta anche gli avanzi

Congela o riponi in frigo gli avanzi che non mangi. Divertiti a sperimentare e a trovare soluzioni per dare un nuovo gusto ai piatti che hai già cucinato.

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Dieci nuove abitudini per ridurre lo spreco alimentare in cucina

Trasforma i rifiuti alimentari in compost

Dalla natura alla natura, ricicla i tuoi avanzi rendendoli compostabili! Restituirai elementi nutrienti al suolo e ridurrai l’impronta di carbonio.

Usa meno acqua

È impossibile fare a meno dell’acqua, ma non è impossibile sprecarne meno. Anche quando crediamo di aver fatto abbastanza, c’è sempre un modo per provare a risparmiare una goccia in più. Ad esempio, per lavare la verdura è consigliato raccogliere l’acqua in una bacinella e poi lasciare la verdura ammollo, anziché pulirla sotto il getto d’acqua corrente. Se proprio preferisci lavare frutta e verdura ad acqua corrente, recupera quella che cade in una ciotola e sfruttala per altri usi: annaffiare le piante, scaricare il water, riempire il secchio per lavare i pavimenti… Le possibilità per evitare lo spreco di acqua sono tante.

Mangia più legumi e verdure

Almeno una volta alla settimana, prova a mangiare un pasto vegetariano o vegano. Se sei in cerca di ispirazione, puoi provare una delle nostre ricette.


Bonus: un’altra abitudine per ridurre lo spreco alimentare

Dieci nuove abitudini che possono avere uno straordinario impatto non solo sull’ambiente, ma anche sulla tua economia domestica. Dieci più una bonus: inizia da oggi a ridurre lo spreco alimentare!