31 Agosto 2020

Beauty routine zero waste

Consigli su come eliminare la plastica e diventare più ecologici nella propria routine di bellezza

La plastica è praticamente ovunque, negli oggetti di uso quotidiano, nei vestiti e persino in micro particelle all’interno di alcuni alimenti che consumiamo. Ci sono però ambiti della nostra vita in cui possiamo ridurre l’uso della plastica e la beauty routine è uno di questi.

I marchi di bellezza producono circa 77 miliardi di unità di imballaggi in plastica all’anno che rappresentano il 40 per cento dei rifiuti di plastica del mondo. La nostra routine di bagno e bellezza, infatti, ha spesso un packaging di plastica monouso che non si biodegrada.

Optare per una routine di bellezza completamente zero sprechi può sembrare un’impresa impossibile ma la buona notizia è che il passaggio è più semplice di quanto ci si possa immaginare. Ecco allora 5 passi fondamentali per trasformare il vostro bagno, ridurre al minimo gli sprechi e adottare una routine di bellezza senza plastica.

 

1) Il primo passo: finire ciò che si ha

Spesso, quando si intraprende la via della sostenibilità, il primo desiderio è quello di sbarazzarsi della plastica e dei prodotti petrolchimici utilizzati fino a quel momento: non fatelo. Per ridurre al minimo gli sprechi è importante non buttare via tutto per comprare cose nuove. Utilizzate ciò avete prima di acquistare qualcosa di nuovo, in questo modo il passaggio sarà più fluido e semplice. Le transizioni fatte a piccoli passi garantiscono un risultato migliore e costante nel tempo. Una volta che avrete terminato il vostro attuale filo interdentale, provatene uno in seta compostabile. Dopo di che, probabilmente, vi sentirete più a vostro agio nel scambiare lo spazzolino tradizionale con uno in bambù o con la testina intercambiabile.

 

2) Meno è meglio, ecco il vero segreto

Probabilmente avrete già sentito il motto “riduci, riusa, ricicla”, ma c’è un’altra parola importantissima che inizia sempre con la R: rifiuta. Rifiuta ciò che non ti serve, rifiuta il superfluo, rifiuta tutto quello che non è davvero indispensabile.

Strategie di marketing vogliono farci credere che ci sia bisogno di un milione di prodotti per sentirci bene e apparire al meglio quando, spesso e volentieri invece, ne bastano due che funzionino davvero bene. Il mio consiglio è poco ma di qualità, noterete la differenza una volta disintossicata la pelle da decine di prodotti inutili.

 

3) Dire addio al monouso

La sostituzione dei prodotti monouso può avere un impatto notevole. Ricordate quei 77 miliardi di unità di imballaggi in plastica all’anno, che contribuiscono a costituire il 40 per cento dei rifiuti totali del mondo? In un mondo ideale l’obiettivo sarebbe quello di evitare completamente ogni tipo di packaging. Molto spesso questo non è possibile ma c’è una soluzione semplice e al tempo stesso geniale: sostituire i prodotti di bellezza monouso – come i dischetti struccanti per il trucco, assorbenti usa e getta e cotton fioc – con alternative sostenibili. Per esempio, utilizzando pad lavabili per struccarsi, la coppetta mestruale o il cottonfioc in silicone lavabile e riutilizzabile.

 

4) Analizzare i packaging

Come dicevamo, la cosa migliore sarebbe quella di non imballare. Il che è al tempo steso ovvio ma anche impossibile. Tuttavia, ci sono modi per eludere tutta quella fastidiosa plastica, per esempio acquistare in negozi sfusi o “disimballati” che danno la possibilità ai loro clienti di portare i propri contenitori da casa per riempirli. Quando ciò non è possibile, l’opzione migliore sarebbe l’imballaggio di carta, avendo l’accortezza di verificare che sia 100% riciclabile e proveniente da foreste certificate FSC.

A seguire, la migliore opzione successiva è l’alluminio o l’acciaio, poiché si tratta di materiali infinitamente riciclabili (quindi di  per sé contengono già un’enorme percentuale di materiale riciclato). La plastica riciclata si degrada in termini di qualità nel tempo e alla fine non può più essere riciclata, il che è in parte il motivo per cui è così dannatamente dannosa per la terra. Anche i materiali “biodegradabili” o “compostabili” sono ottimi .. ma solo se li compostate. Plastica, alluminio, acciaio o vetro, devono essere riciclate secondo le indicazioni del proprio comune.

 

5) AAA: autoprodurre

Chi fa da sé fa per tre, ma aggiungo: riduce sprechi e rifiuti. Autoprodurre saponi e cosmetici è anche il modo migliore per avere consapevolezza degli ingredienti che spalmiamo sulla nostra pelle. Tranquilli, non bisogna essere scienziati per auto produrre un dentifricio in pasta o un buon deodorante home made (per i saponi, invece, è importantissimo seguire alcune regole base per la vostra sicurezza).

Ecco una ricettiva super facile e veloce per creare il vostro balsamo labbra.

Ingredienti:

  • 1 cucchiaio di cera d’api o candelilla
  • 1 cucchiaio di burro di karité non raffinato
  • 1 cucchiaio e mezzo di olio di avocado
  • Qualche goccia del vostro olio essenziale preferito

Preparazione:

Sciogliere prima a bagno maria la cera e poi continuare la cottura mentre aggiungete il burro di karitè e l’olio di avocado. Quando sono ben amalgamati, spegnere il fuoco e frullare gli ingredienti insieme per un minuto in più. In ultimo aggiungere l’olio essenziale. Versare il liquido caldo in un contenitore di vetro o alluminio. E’ importante fare questa operazione subito per evitare che si solidifichi. Dopo 10 minuti il balsamo è pronto per essere usato.

So che quando si inizia il proprio percorso verso la sostenibilità ci si può sentire sopraffatti da tutte queste informazioni ma se ogni singola persona che legge questo articolo si impegna a fare un solo cambio di prodotto a basso consumo in un mese, possiamo fare la differenza. E ricordate, non bisogna cambiare le abitudini tutte d’un colpo ma fare scelte diverse gradualmente e nel tempo.